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Anno del signore 823. L'Italia meridionale è invasa dagli eserciti Agareni. L'impero bizantino è l'unica potenza che si confronta con il nemico saccheggiatore e sanguinario. Si combatte giorno dopo giorno. Anno dopo anno. Ma i Saraceni hanno eserciti enormi, armi mai viste e compiono stragi. In questo clima, a Castrogiovanni (odierna Enna) nasce un bambino straordinario: Giovanni. Fin da piccolo è in perenne contatto con i santi, Dio ed i suoi messaggeri: gli angeli. Prevede il futuro, guarisce chi non potrebbe essere guarito. A circa dieci anni è già conosciuto in tutta la Sicilia. Rapito due volte dagli Agareni, schiavo in Africa si riscatta e nella Città Santa diviene monaco cambiando il nome in Elia. Ma è solo l'inizio della grande avventura di Giovanni in giro per il mondo a profetizzare e a compiere opere straordinarie con Daniele, ragazzo discepolo. Nel 840 sarà ad Alessandria, quindi ad Antiochia e di nuovo in Sicilia attraverso l'Africa, Taormina, Sparta, in Calabria nella Valle delle Saline dove erige una scuola e un monastero, Pentidattilo e Roma, Amalfi, Reggio Calabria, Naupatto, Ellade per morire il 17 agosto 903. Un'opera italo greca, romea e saracena.